Juve, dov’è la rivoluzione? Una settimana al raduno…

Rivoluzione Juve – Manca poco più di una settimana al raduno della Juventus. La squadra si troverà il 24 agosto alla Continassa.

Ancora qualche giorno di relax per i giocatori per poi riattaccare la spina, testa e corpo dedicati ad arrivare fino in fondo ad ogni obiettivo. Ovvero tutte le competizioni a cui la squadra di Pirlo parteciperà.


Rivoluzione Juve

A proposito di Pirlo, la sua promozione in prima squadra ha portato entusiasmo al mondo bianconero, ma la realtà dei fatti obbliga a tornare con i piedi per terra. Questo perché il Maestro avrà pochissimo tempo a disposizione per trasmettere le proprie idee di calcio.

Il 19 inizierà la Serie A 2020-21 e poco prima ci sarà la prima pausa per le nazionali. E questo scenario è caratterizzato dalla lentezza decisionale della Juve, sia per quanto riguarda lo staff che per il mercato.

STAFF – Aleggia ancora grande incertezza sulla figura del vice-allenatore, che ad oggi ancora non è stato scelto. Roberto Baronio, infatti, sarà ‘solo’ collaboratore tecnico insieme ad Antonio Gagliardi. Confermati Claudio Filippi come preparatore dei portieri e Paolo Bertelli come preparatore atletico. Pirlo ha richiesto un nuovo supervisore della difesa e, dopo il no di Barzagli, sono spuntati i nomi di Gregucci Andreazzoli (caldeggiato anche per la figura di vice).

Anche se lo zoccolo duro dello staff è stato delineato, a poco più di una settimana dal raduno manca una figura centrale come quella del vice-allenatore.

MERCATO – La lentezza nella composizione dello staff tecnico si sta riflettendo anche sulla pianificazione del mercato. Svecchiare e liberarsi gli esuberi. Ecco l’imperativo, applicato solo con Matuidi che da poco ha firmato con l’Inter-Miami. E i vari Higuian e Khedira? Ancora niente, Pirlo rischia di trovarseli ai cancelli della Continassa. Pronti ad iniziare una nuova stagione con la maglia bianconera percependo stipendi onerosissimi, che la Juve ha prefissato di tagliare per necessità economiche e tecniche.

E oltre ad Arthur e Kulusevski, il mercato in entrata stenta a decollare. La rivoluzione è partita, ma frenata da un immobilismo societario che va in controtendenza con le tempistiche esonero Sarri-promozione di Pirlo. Una lentezza che si porta dietro le ombre del passato. Quando l’anno scorso Paratici non fu svelto nel dare il benservito a noti elementi che probabilmente erano a fine ciclo. Quest’anno la sensazione è diventata certezza, un obbligo a cui la Juve non può sottrarsi.


Fonte: ilbianconero.com

Leonardo Costa
Leonardo Costahttps://www.calcioj.com
Laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli studi di Torino. Dopo varie esperienze lavorative nell'ambito giornalistico, mi sono specializzato in quello sportivo e in particolare con il portale Calcioj.com. Da sempre pratico sport con una passione particolare per il calcio e la bici. Occhio sempre vigile sull'evoluzione dell'informazione.

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