Meglio tenere Demiral: su di lui non solo il Milan

L’offerta tendenzialmente irrifiutabile può ancora giungere a destinazione, c’è tutto il tempo per soppesare il valore di interessamenti non certo ipotetici da parte di club deluxe in giro per l’Europa, ma intanto il partito degli “anti Merih” si sta sempre più assottigliando.

Merih è Demiral, fa proseliti e i seguaci del “pro” (Merih, appunto) messi insieme darebbero origine a una coalizione discretamente ampia. Sullo sfondo la prestazione sfoderata dal difensore turco della Juventus alla BayArena mercoledì sera: solido, preciso, meno irruento e più razionale del solito, concentrato, anche quando ha dovuto stoppare Kai Havertz, che secondo il chiacchiericcio del calciomercato è uno dei tre talenti di livello superiore, da seguire con estrema attenzione.

Contro il Bayer, insomma, il risultato contava zero, ma Demiral ha ampiamente dimostrato che di tutto s’è trattato eccetto che di un’amichevole. Tanto che il popolo bianconero ha cominciato ad interrogarsi: sarà davvero conveniente cedere l’ex Sassuolo a gennaio, come si vocifera?

Tanti club interessati a Demiral

La domanza incuriosisce, mentre sul ciglio della strada che conduce alla Continassa aleggiano le credibili candidature del Milan in Italia, di TottenhamArsenalChelsea e Manchester United in Inghilterra. Verrebbe da pensare, indossando per un attimo i panni del dg Fabio Paratici, che se fosse questa la situazione sarebbe da sciocchi non cavalcare l’onda, prestando ascolto a chi è disposto sul serio ad avanzare un’offerta importante per il centrale. Risulta, al fixing di ieri, che in Premier League siano molto più caldi sull’argomento rispetto ai milanisti: vuoi per esigenze contingenti e legate ai bisogni di chi necessita di un difensore tosto e arcigno, vuoi perché oltre Manica il denaro scorre a fiumi e in Italia se non guadagni non reinvesti.

fonte: tuttosport.com

Roberto Ferrero
Roberto Ferrerohttps://www.calcioj.com
Laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli studi di Torino. Ho la fortuna di seguire il calcio per lavoro ma è la mia più grande passione. La mentalità sportiva con la quale sono cresciuto mi facilita il compito di giornalista imparziale. La mia seconda passione sono i motori. Leggo, studio e seguo corsi di aggiornamenti per giornalisti e tecnici dell'informazione.

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