Conferenza McKennie: “Vi svelo come gioco, a Pirlo piace molto! Sul razzismo…”

Conferenza McKennie – Il centrocampista 22enne Weston McKennie, primo giocatore americano nella storia della Juventus, ha parlato nella conferenza stampa di presentazione alla Continassa, e alla fine ha presentato insieme a Fabio Paratici la sua maglia: indosserà il numero 14. Ecco le sue parole riportate da ilbianconero.com:

INTERESSE IMPROVVISO? – “Tutto è avvenuto abbastanza improvvisamente, quando l’ho scoperto sono stato subito entusiasta, visto il grande club e la grande storia che ha la Juventus, l’orientamento della famiglia Agnelli… Volevo fortemente che ciò accadesse ed è avvenuto tutto nel giro di due settimane”.

Conferenza McKennie, le parole alla presentazione

IL PASSATO – “Mio papà è un militare e mi ha introdotto lui al calcio. In Germania non c’era il football americano e a 6 anni ho iniziato col calcio. Quando a 9 anni sono tornato negli Stati Uniti ho continuato col soccer e a 11 anni ho detto a mia mamma che avrei optato per il calcio. Ed eccomi qua oggi”.

BLACK LIVES MATTER – “Ho cercato di avere subito in Germania un ruolo importante per questo movimento, ho ricevuto sostegno immediato per la posizione che ho adottato al suo interno. Il fatto che ora sia in Italia non vuol dire che non continuerò a portare avanti quello in cui credo. E all’interno del club mi hanno facilitato le cose anche su questo aspetto”.

LA POSIZIONE IN CAMPO – “Dove mi trovo più a mio agio e dove sono più efficace è il gioco ‘da area ad area’, riuscire a recuperare la palla, girarmi e portarla in difesa. A Pirlo piace il mio stile di gioco, il mio recupero palla e i passaggi”.

GLI IDOLI E IL MOVIMENTO CALCISTICO AMERICANO- “Da sempre mi ha influenzato Francesco Totti. Essere il primo americano alla Juventus mi rende particolarmente orgoglioso, avere l’opportunità di rappresentare qua il mio Paese e dimostrare ai giovani americani che è possibile farcela mi rende fiero”.

LA SUA FORMAZIONE – “Sono stato allenato da Domenico Tedesco allo Schalke, tecnico italiano che mi ha lanciato da professionista. Gli piaceva giocare, pressare alto e recuperare palla con intensità, lui mi ha influenzato e ha capito le mie qualità. E io mi sono sentito a mio agio per venire alla Juventus”.

I DIRIGENTI – “Non hanno dovuto fare più di tanto per convincermi a venire qua, è un sogno che diventa realtà ed è qualcosa di meraviglioso. Non è così facile poter avere un maestro come Pirlo ad allenarti, vedere diversi stili di gioco e trovarti al fianco di giocatori che fino a ieri vedevi solo in televisione… Non vorrei comportarmi solo da fan, ma ogni tanto vorrei fermarmi a fare foto etc etc”.

RONALDO? – “Tante volte l’ho utilizzato nei videogiochi. In questi pochi giorni qua ho già visto la sua professionalità a tutti i livelli. Ha sempre giocato a livelli top per tanti anni e avere l’opportunità di vedere da vicino come si comporta e come si muove mi darà grandi benefici”.

PRESTIGIO INTERNAZIONALE – “Quando torno a casa negli Usa vedo che la Juventus è diffusa a livello anche commerciale, ma so che io posso giocare un ruolo ulteriore in tal senso e cercherò di dare il mio contributo”.

IN ITALIANO – “Grazie, è un onore essere qui nella Juventus”

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Leonardo Costa
Leonardo Costahttps://www.calcioj.com
Laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli studi di Torino. Dopo varie esperienze lavorative nell'ambito giornalistico, mi sono specializzato in quello sportivo e in particolare con il portale Calcioj.com. Da sempre pratico sport con una passione particolare per il calcio e la bici. Occhio sempre vigile sull'evoluzione dell'informazione.

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