“Sembra che la Juve stia fallendo!”: bilancio in rosso, ma è solo una psicosi

La Juve ha perso 50 milioni nel primo semestre del 2019/20, un dato reso noto dalla stessa società bianconera che ha spiegato i motivi del rosso a bilancio: 

​”La perdita di periodo, influenzata dal calendario delle partite (2 gare di Campionato in meno disputate in casa rispetto al primo semestre 2018/2019) deriva principalmente da minori ricavi per € 7,9 milioni, maggiori costi per personale tesserato per € 30,2 milioni, maggiori oneri da gestione diritti calciatori per € 10 milioni, maggiori ammortamenti e svalutazioni sui diritti pluriennali alle prestazioni di calciatori per € 11,4 milioni, maggiori altri ammortamenti per € 2,9 milioni e maggiori oneri finanziari netti per € 2,7 milioni. 

Tali variazioni sono parzialmente compensate da minori acquisti per prodotti destinati alla vendita per € 3,4 milioni, minori costi per servizi esterni per € 2,8 milioni e minori accantonamenti per € 1,1 milioni. Il Patrimonio netto al 31 dicembre 2019 è pari a € 275,6 milioni, in aumento rispetto al saldo di € 31,2 milioni del 30 giugno 2019 a seguito della contabilizzazione di quota parte dell’aumento di capitale (€ 294,6 milioni), al netto dei relativi costi, e per effetto della perdita del semestre (€ -50,3 milioni)”.

SCONTRO SOCIAL – Sui social è iniziato lo scontro tra fazioni. Da una parte gli interisti che “gufano” e parlano addirittura di fallimento e chiedono con ironia: “Ma Ronaldo non si ripagava con le magliette?”. Dall’altra i bianconeri che nella stragrande maggioranza dei casi non si fanno abbindolare e guardano al futuro con ottimismo soprattutto perché i dati sono parziali e nella seconda parte di stagione, tra mercato e Champions, la Juve avrà possibilità di fare cassa. Sui social però lo scontro è partito.

fonte: ilbianconero.com

Roberto Ferrero
Roberto Ferrerohttps://www.calcioj.com
Laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli studi di Torino. Ho la fortuna di seguire il calcio per lavoro ma è la mia più grande passione. La mentalità sportiva con la quale sono cresciuto mi facilita il compito di giornalista imparziale. La mia seconda passione sono i motori. Leggo, studio e seguo corsi di aggiornamenti per giornalisti e tecnici dell'informazione.

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