Agnelli in conferenza: “Napoli verso sanzioni, comanda la circolare del Ministero”

Andrea Agnelli, presidente della Juventus, accompagnato dal capo dello staff medico Luca Stefanini, parla in conferenza stampa dall’Allianz Stadium. 

INTRODUZIONE AGNELLI – “Grazie e buonasera a tutti voi qua allo Stadium. Prima di lasciare spazio alle domande, farei solo una prima introduzione, per quello che è il tema. Eravamo qui per assistere a una delle più grandi partite, ci troviamo a gestire una situazione complessa della positività al covid di un appartenente del gruppo squadra. Non è un esercizio complicato: quello che dice il protocollo della Federazione, che rimanda a una circolare del Ministero della Sanità, con il CTS, dice che se c’è caso di positività, tutto il gruppo va in isolamento fiduciario presso una struttura concordata con l’autorità territoriale. Una volta che si entra nella struttura designata, la squadra entra in questa bolla, concordata e definita nel protocollo della federazione, e una volta entrati la nostra attività si svolge in maniera normale. Ci si allena, si gioca, in casa e in trasferta, tutto è perfettamente normato. Quello che è l’ultimo elemento puramente didattico, è che l’ASL interviene – in questo come in ogni caso – quando i protocolli non vengono osservati, altrimenti vale la circolare del Ministero su tutto. L’Asl interviene se il protocollo non viene osservato in maniera corretta. E’ molto semplice’

PARLA STEFANINI – “La relazione aggiornata prevede che il tampone debba essere effettuato entro le 48 ore precedenti alla partita. Così è stato fatto ieri. Avuto il riscontro della positività dei due soggetti, ho provveduto ad avvisare il gruppo squadra, che è rientrato immediatamente presso la struttura concordata con l’ASL, alla quale è stata notificata l’informazione, dunque presso il Training Center. Hanno trascorso la notte sotto la sorveglianza mia e dei medici sociali, come da protocollo sono stati sottoposti a nuovo tampone, che come da indicazione deve dare l’esito entro le 48 ore precedenti alla partita. L’esito è arrivato nei tempi tecnici corretti, nessuna positività a parte i due casi riscontrati ieri, così la squadra ha potuto svolgere l’iter normale verso la partita. Se ci fosse stata la partita, saremmo stati in grado di svolgere questa e altre partite”. 

ANCORA AGNELLI – “Tra le normali attività incluso l’antidoping”.

PAURA – “Non ho paura per carattere, non ho paura da questo punto di vista. Il protocollo stilato credo sia buono, sono evidentemente documenti vivi, vengono aggiornati in base alle casistiche che si presentano per diventare quanto di più vicini alla perfezione. E’ normale, è una situazione atipica e stiamo gestendo non un campionato, ma la vita sociale nel suo contesto più ampio. Ogni industria, ogni servizio, intrattenimento con una pandemia. Quanto fatto dagli enti è un lavoro egregio e mi lascia sereno da qui alla fine dell’anno. Le norme sportive sono altrettante chiare. Se una squadra non si presenta va incontro a delle sanzioni disciplinari. Il Giudice Sportivo si esprimerà domani e scatteranno ulteriori riflessioni in base a quella che sarà la decisione del Giudice”

APPLICAZIONE PROTOCOLLO – “E’ sempre effettuata in accordo con autorità sanitarie locali nel rispetto della circolare ministeriale. Se l’ASL vede inadempienza, deve intervenire, così come Federazione o altra autorità. Non conosco la situazione del Napoli, mi attengo a quella che è la conoscenza del protocollo. Se la Juventus avesse rispettato il protocollo, ci sarebbe stato un intervento di autorità demandata”. 

Agnelli: “Comanda la circolare ministeriale, quello è il documento che comanda. Non l’Autorità locale, ma ministeriale”.

COME PUO’ FAR SCUOLA? – “Bisognerebbe avere un protocollo scolpito sulla pietra, nel via vai di casistiche nuovo viene naturalmente aggiornato. Quello che mi è parso di capire è che c’è grande intesa tra Federazione e ministri. Saranno loro a intervenire quando ci sarà bisogno, ad apportare miglioramenti a un documento che è buono, e che ha permesso di svolgere turni di campionato che coinvolgevano squadre in casa e in trasferta colpiti da casi di positività. L’anomalia è la gestione di questa partita: non è la prima, ed è bizzarro che faccia scuola quando ci sono state già partite con gruppi di positività in casa e trasferta. Il protocollo è un documento vivo e sarà aggiornato con casistiche nuove, la contraddico: non è un caso nuovo, si sono giocate partite con casi di positività con squadre che hanno giocato in casa e fuori. Non siamo con un caso nuovo, ma siamo alla partita 7 con questa casistica. Documento vivo, sarà aggiornato in continuazione perché è volontà precisa della comunità medica scientifica migliorarsi man mano che si presentano nuovi casi. La battuta di Stefanini la lascio a lui”.

Stefanini: “La medicina non è una scienza esatta, tutto ciò che è definito in un protocollo potrà seguire delle modifiche in funzione dello scenario. Questo protocollo è stato studiato per consentire la prosecuzione del campionato”.

SOSPETTI – “Nella giornata sono stati effettuati dei tamponi a tutti i soggetti del gruppo squadra, allo stadio tutti i soggetti negativi. Da questo punto di vista la gara è stata con tutti negativi. Sospetti? Non ne ho mai, come potrei averne…”

A LIVELLO INTERNAZIONALE – “Se una squadra non raggiunge lo stadio per una partita, dà una brutta immagine di noi. Siamo troppo provinciali, ci preoccupiamo poco di ciò che avviene fuori, ci preoccupiamo tanto di quello che arriva internamente. Poi ci riempiamo la bocca dicendo che per crescere c’è bisogno di sviluppo internazionale. Non credo che si abbia la sensibilità corretta per passare dall’idea alla realizzazione di un’iniziativa. E sono favorevole all’iniziativa di Dal Pino di individuare un partner serio a cui cedere la gestione commerciale della Lega, autoescludendoci tutti noi, data la grande dimostrazione d’incapacità dimostrata. Ben venga nella prossima assemblea l’individuazione di un partner in questo senso”. 

COMPORTAMENTO – “Mi sono comportato come ci siamo comportati. Attenendoci al protocollo del Ministero della Sanità. Mi sarei comportato in quel modo lì. Il resto della domanda è prematura, non penso che in questo momento si debba pensare ad altro se non a completare il campionato, seguendo le indicazioni della Federazioni e delle autorità”.

DE LAURENTIIS – “Non mi sono sentito ieri, ma due o tre giorni fa e la mia risposta è stata molto breve: mi attengo ai regolamenti che ci vengono dati”.

ISOLAMENTO – Stefanini: “Prevede l’isolamento fiduciario nella struttura concordata, continuando ad applicare il protocollo i calciatori non possono uscire dalla bolla fino a quando non sarà consentito dall’ASL territoriale. Se si abbandona la bolla, i calciatori diventano persone che rispondono alla legge come comuni cittadini. Questo comporta che debbano recarsi al domicilio e proseguire con l’isolamento fino al termine dell’obbligo”. 

Agnelli: “Ribadisco: devono farlo tutti i cittadini. Rispettare regole e leggi”.

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fonte: ilbianconero.com

Leonardo Costa
Leonardo Costahttps://www.calcioj.com
Laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli studi di Torino. Dopo varie esperienze lavorative nell'ambito giornalistico, mi sono specializzato in quello sportivo e in particolare con il portale Calcioj.com. Da sempre pratico sport con una passione particolare per il calcio e la bici. Occhio sempre vigile sull'evoluzione dell'informazione.

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