Coronavirus, squadre chiedono a giocatori di tagliarsi lo stipendio

Il coronavirus ha mandato in tilt il paese ed il sistema calcio. L’economia è paralizzata, in questo momento gran parte del paese è fermo e pure il pallone ha smesso di rotolare. Secondo quanto riporta Il Corriere dello Sport, le società hanno già chiesto ai propri tesserati di tagliarsi parte dello stipendio per sopperire a questa situazione di emergenza.

Se la Serie A non dovesse essere completata il sistema rischierebbe di perdere 720 milioni di euro ma i club, in ogni caso, vedranno i propri incassi diminuire in maniera importante nei prossimi mesi.

RICHIESTA E RISCHIO FUGA – Per questo è già stata avanzata una richiesta da parte delle società di A, richiesta che l’AIC, Associazione Italiana Calciatori, ha recepito e non scartato: i calciatori devono tagliarsi lo stipendio. Al momento non è stato ipotizzato un taglio in termini di percentuale, scrive Il Corriere dello Sport. 

Un’idea più precisa potrebbe esserci la prossima settimana quando verrà presentato un prospetto più dettagliato da parte dei proprietari dei club. Un taglio dello stipendio potrebbe portare qualche campione presente in A a fare riflessioni sul suo futuro in Italia.

Ma l’AIC non ha chiuso il dialogo con Lega e presidenti di Serie A sebbene il sindacato dei calciatori voglia prima trovare una data comune per la ripresa degli allenamenti. Nonostante società come la Lazio abbiano già deciso di riprendere autonomamente a partire da lunedì prossimo.

Nel caso in cui i calciatori accettassero di tagliarsi lo stipendio la Juventus potrebbe rientrare di circa 60 milioni di euro anche se ancora, come detto, non ci sono cifre esatte sui potenziali tagli agli stipendi dei calciatori.

fonte: ilbianconero.com

Roberto Ferrero
Roberto Ferrerohttps://www.calcioj.com
Laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli studi di Torino. Ho la fortuna di seguire il calcio per lavoro ma è la mia più grande passione. La mentalità sportiva con la quale sono cresciuto mi facilita il compito di giornalista imparziale. La mia seconda passione sono i motori. Leggo, studio e seguo corsi di aggiornamenti per giornalisti e tecnici dell'informazione.

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