Rinviata al 13 maggio la sfida contro l’Inter, la semifinale di Coppa Italia con il Milan si giocherà a porte aperte: eccolo, il paradosso. Che non si salva per il veto imposto ai residenti in Lombardia, Emilia e Veneto.
Che non si spiega nemmeno con le motivazioni utilizzate dagli organi competenti: il derby d’Italia, senza spettatori, è un danno innanzitutto commerciale.
CHI STA FUORI – Il Corriere di Torino, oggi in edicola, analizza l’incongruenza: dai club bianconeri a Ilaria D’Amico, in tanti rischiano di stare fuori con il Milan. Una serie di decisioni che vanno di pari passo con quelle prese per la quarantena.
“Un po’ come i bar di Milano, con servizio ai tavoli a partire dalle 18: come se, prima, il locale fosse coronavirus-free”, si legge sul quotidiano. Del resto, in Coppa Italia non è che il virus sia meno aggressivo. Anzi…
fonte: ilbianconero.com