“Vergognatevi!”: Inter pareggia all’ultimo minuto, Conte perde la testa in diretta

Antonio Conte, allenatore dell‘Inter, ha parlato ai microfoni di Sky Sport al termine della partita pareggiata 1-1 contro la Fiorentina.

SULLA PARTITA – “Sia quella di oggi che quella con il Barcellona sono state due partite dove abbiamo raccolto meno di quello che abbiamo seminato. Col Barcellona abbiamo pagato il fatto di non avere segnato e di aver concesso due occasioni dove potevamo fare meglio. Oggi spiace perché c’era stata una buona risposta della squadra, meritavamo qualcosa in più. Così come è accaduto anche con la Roma. Bisogna cercare di migliorare in entrambe le fasi”.

NON SI VINCE COL NOME – “Non abbiamo vinto queste tre partite, ma stiamo parlando di tre potenziali vittorie che poi sono state due pareggi e una sconfitta. Non penso ci sia da recriminare sull’impegno, poi parliamo di un processo di crescita. Se abbiamo pazienza dobbiamo averla tutti quanti, se ci manca e pensiamo di poter vincere ogni partita solo perché ci chiamiamo Inter, beh non siamo ancora in queste condizioni“.

SULLA STANCHEZZA – “In alcune occasioni il loro portiere è stato strepitoso, anche nella ripresa potevamo sfruttare meglio altre situazioni. Ma stiamo parlando di ragazzi che stanno giocando continuamente, è ovvio che si paghi qualcosa in termini di stanchezza. La condizione fisica c’è, ma è inevitabile che giocando 7 partite in 25 giorni qualcosa paghi. Anche Romelu e Lautaro stanno giocando sempre e sono capitate situazioni un po’ particolari come l’infortunio di Sanchez che ci ha privato di un’alternativa importante per farli riposare. Dovrebbero rifiatare ma non ce lo possiamo permettere”.

SU SKRINIAR – “Il gol e Skriniar? Sono situazioni che andremo ad analizzare, dispiace prendere un gol così nei minuti di recupero, in contropiede. Dobbiamo valutarlo con calma”.​

IL CASO CORRIERE DELLO SPORT – “Il caso è tutto in mano ad un avvocato… Non è stata una scelta mia, è stata una scelta dell’Inter. Nessuna presa di posizione personale, serve essere rispettati per rispettare. Quando si da un esempio non si può dire questo sì o questo no. È l”intera categoria che deve ricevere il segnale, si vede che tanti non sono abituati a gestire persone e pensano a loro stessi. L’Odg e l’Ussi hanno chiesto le mie scuse, ma si devono vergognare. Chiedono le mie scuse, ma stiamo scherzando? Un giorno ci facciamo ridere dietro da tutto il mondo con un titolo sul razzismo, un altro pubblichiamo la storia di Mihajlovic in anticipo… Bisogna porre un freno, chi ha una penna in mano non può avere tutto questo potere e mancare di rispetto. Stiamo valutando con l’avvocato, vedremo se questa mail è vera o fantomatica, vedremo che accade”. 

IN CONFERENZA STAMPA – Poi il tecnico dell’Inter, in conferenza stampa, ha rincarato la dose: “Mi ritrovo la notizia delle minacce con pallottole senza neanche saperlo. Ma avete capito che anche noi abbiamo famiglie e figli? E sento parlare di rispetto… E qualcuno si è pure offeso! Ma stiamo bene in Italia? No, non stiamo bene…”.

fonte: ilbianconero.com

Leonardo Costa
Leonardo Costahttps://www.calcioj.com
Laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli studi di Torino. Dopo varie esperienze lavorative nell'ambito giornalistico, mi sono specializzato in quello sportivo e in particolare con il portale Calcioj.com. Da sempre pratico sport con una passione particolare per il calcio e la bici. Occhio sempre vigile sull'evoluzione dell'informazione.

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