Allegri: “Dybala? Hanno fatto una richiesta e ho rifiutato! Non è tutto da buttare…”

Allegri parla in conferenza. Dopo il Villarreal, ma prima della SalernitanaMassimiliano Allegri parla in conferenza alla vigilia dell’ultima partita prima della sosta. Ecco le sue parole riportate da ilbianconero.com:

SALERNITANA – “Che reazione voglio vedere? La Salernitana è diversa dall’andata, ha fatto buoni risultati. Ha pareggiato col Milan, con il Sassuolo, gioca meglio ed è più propositiva. Domani dobbiamo cancellare l’eliminazione dalla Champions e chiudere questo periodo nel migliore dei modi per cercare di rimanere a 3 punti dall’Inter e giocarci lo scontro diretto”.

SENZA LOCATELLI – “Devo valutare, scegliere, abbiamo provato situazioni. Chiellini, Dybala e Bernardeschi stanno meglio, non avendo 90 minuti nelle gambe dobbiamo scegliere chi inizia e chi va in panchina”.

SU DYBALA – “Hanno fatto una richiesta e ho detto no. Non è successo niente, ma veramente, anzi: hanno capito e sono stati bravi, comunque dopo l’allenamento di oggi siamo rimasti in ritiro. Di solito arriviamo la sera. Ma domani è delicata, veniamo da tante partite, poi ci riposiamo, siamo più sereni e ho chiesto di rimanere insieme, appassionatamente. La discussione? Non c’è stata alcuna discussione. Sono stato giocatore anch’io, non a questi livelli, giustamente loro fanno le loro robe. Ogni tanto il casino ci serve, sennò diventiamo piatti. Dopo il Villarreal, infatti, prima di addormentarmi mi sono detto: mannaggia la miseria, siamo troppo piatti, serve il pretesto per far casino! Grazie ai ragazzi per l’opportunità”.

GIORNALISTI – “Potete far casino? Lo fate anche voi già. Solo che i giocatori mi fanno vincere, voi non giocate…”

LE CRITICHE – “Non ho da rettificare niente, né da chiarire. Credo che con la società stiamo costruendo un percorso importante. Abbiamo messo buone basi, non si può ottenere tutto subito, costruire ci vuole tanto. Siamo sulla buona strada e abbiamo trovato una scorciatoia. Per distruggere ci vuole poco, bisogna stare molto attenti. Siamo passati da una situazione molto pericolosa, quella del 6 gennaio, alle 22.30, eravamo a -10 dall’Atalanta. Lì siamo stati bravi e fortunati, cosa che non è capitata con il Villarreal. Ora siamo in una buona situazione, abbiamo possibilità di consolidare il quarto posto, abbiamo anche uno scontro diretto con l’Inter a -3 e il 6 gennaio nessuno immaginava. Ci sono anche cose positive, non solo negative. L’equilibrio deve regnare alla Juventus, per arrivare agli obiettivi non si può salire sulle montagne russe. Martedì non eravamo la squadra che può vincere la Champions, io ho parlato di ambizione e dovevamo averla tutti; giovedì è tutto da rifare ed è fallimento. Voi dovete scrivere, giustamente, noi dobbiamo mantenere l’equilibrio ed essere lucidi. Non è che il martedì i giocatori hanno un valore e il giovedì, a differenza di ciò che sento dire hanno giocato bene, creando 5-6 palle gol in un ottavo di finale: quante ne vuoi creare? 12-13? Impossibile. Con lo Spezia avevamo creato meno. Le ciambelle ogni tanto non vengono con il buco, nessuno se l’aspettava chiaramente. Se gliel’avessi detto del 3-0 per il Villarreal? Chi l’avrebbe detto? Nessuno. Così come il 3-1 del Real Madrid. Il calcio è questo. Dopo la sosta avremo tutti a disposizione, eccetto Chiesa e McKennie. Rientra Zakaria, Alex Sandro. Bernardeschi, Bonucci, Chiellini e Dybala saranno in una condizione migliore. Abbiamo l’occasione di giocarci le ultime partite con tutta la rosa. Avrò sicuramente modo di rimediare a eventuali sbagli di formazione. L’altro giorno avevo 5 giocatori, 3 di questi non potevo metterli al 60′. Se andavamo al 120′ ci arrivavano dopo tre giorni. Voi non lo sapete, ma non è che sono matto a mettere Dybala a 10′ dalla fine perché dormo in panchina. Poi sbaglio. Il fallimento si scrive perché dalla Juve ci si aspetta tanto, ma ci sono valutazioni oggettive che dobbiamo fare noi. Fortunatamente sono abbastanza equilibrato, non mi faccio spostare nei giudizi, soprattutto sulle valutazioni dei giocatori a disposizione. Gli schemi faccio fatica a farli, ma sulla valutazione dei giocatori difficilmente sbaglio”.

Allegri parla prima di Juventus Salernitana

IL QUARTO POSTO – “Non sono abituato a giudicare, quelli che giudicano mi sanno di poco. Devo guardare insieme alla società, il lavoro è fatto insieme e mi hanno chiamato per questo, per costruire un lavoro in 4 anni per tornare a vincere. Abbiamo accorciato i tempi con un ottimo mercato di gennaio, l’anno prossimo, anzi ora faremo valutazioni su come migliorare la squadra. Se il quarto posto è un fallimento per voi, fate bene a scriverlo. A giugno, se la Juve fa il 4o posto, tutti falliscono, secondo o terzo. Il vecchio detto: chi vince è un bravo ragazzo, chi perde… Non c’è da spaccare l’atomo: c’è da vincere e portare a casa gli obiettivi, partendo dalla valutazione su cosa e chi abbiamo a disposizione. Voi dovete vedere le vostre cose, fate il vostro lavoro. A volte le critiche fanno bene. Poi vediamo. Intanto cerchiamo di battere la Salernitana, Nicola è un osso duro e sta facendo un buon lavoro, quindi poi vedremo. Soprattutto per avere l’ambizione di giocare lo scontro diretto con l’Inter a -3, anche se hanno una partita in meno. Eravamo a 10 punti dal quarto posto il 6 gennaio”.

PER IL FUTURO – “Idee chiare su chi ci sarà ancora? C’era un mio ex allenatore, a cui sono molto legato, che mi diceva: se a gennaio e febbraio non conosco la squadra e la squadra non sa cosa fare, vuol dire che abbiamo buttato il lavoro. Con la società idee chiare, stessa linea, ma questa roba qui ora non conta. Contano questi giocatori, a cui non ho da rimproverare niente e sono orgoglioso di quanto stanno facendo. Abbiamo 9 partite, speriamo diventino 11, e fare il massimo. Dove si arriva, si traccia una linea. Poi vediamo dove siamo arrivati. Le valutazioni su un giocatore non le cambio strada facendo. Un giocatore può fare meglio, peggio, sono ragazzi e come tutti gli umani abbiamo le nostre problematiche. Sono convinto. Abbiamo un gruppo granitico e guai a chi li tocca, si sono messi tutti a disposizione. Ci sono giocatori che non hanno giocato tanto e hanno fatto 10 partite di fila, ho visto il carattere e rispecchia il dna della Juventus. Ora tutto da parte, e pensiamo alle 9 partite, innanzitutto alla Salernitana. Non voglio rovinarmi la sosta, che è la cosa più importante. Poi penseremo alle altre. Capisco che quest’eliminazione, sì che da un lato scrivete di fallimento, dall’altro vi dispiace, siete usciti dalla Champions anche voi. Vi piaceva andare a Monaco, a Madrid… vi piaceva anche quello! Siamo dispiaciuti per voi. Domani ci sarà lo stadio pieno, tifosi meravigliosi, è la prima volta alle 3 e domani dev’essere bello”.

GESTIONE IMPREVISTO – “Loro non sapevamo di non poterla ottenere, sennò sarebbero matti. Sull’imprevisto: ho rivisto fino al 2-0. Dall’1-0 al 2-0 la squadra aveva ripreso con ordine a giocare, poi mezza spizzata e rimpallo e siamo stati disattenti. Ma sono venuti avanti due volte, su rigore e calcio d’angolo. Purtroppo succedono anche queste cose, fino al 2-0 la squadra è stata in partita, ordinata anche dopo l’1-0. Non avevamo forze o lucidità, ma non ci siamo buttati avanti. 8-9 minuti cercando di fare l’1-1. Non sono preoccupato, assolutamente. Bisogna smaltire subito, non si può piangere sul latte versato, domani abbiamo la possibilità di rifarci subito. E’ la cosa più importante e bella”.

SQUADRA DA RIFARE? – “Come spesso ha detto il Presidente, e la società con cui stiamo costruendo, ci vuole tempo. Con il mercato di gennaio e il lavoro che stiamo facendo, abbiamo accorciato i tempi della costruzione. Sono contento di come stiamo lavorando, di come stiamo facendo. Ogni anno poi la squadra va aggiustata, modellata, sistemata. Va fatto con lucidità senza farsi prendere dalle cose di pancia. Perdere con il Villarreal e tutto non è più buono? No. Come non era tutto da buttare quando eravamo dietro, non era tutto buono dopo i risultati positivi. E non è tutto da buttare dopo la Champions. Ho fiducia nella squadra, credo abbia margini di miglioramento. Ma siamo perfettamente in linea con la società”. 

ARTHUR – “Domani gioca, ultimamente gioca sempre. Arthur veniva da 6 mesi di inattività. C’era bisogno di tempo per metterlo in condizione, per inserirlo in un momento in cui c’era bisogno di compattezza e solidità. Ci sono vari passaggi per costruire una squadra, come nella vita. Ci vuole pazienza e tempo, credo che siamo sulla buona strada”.

VALORE DELLA ROSA – “Come ha detto anche Arrivabene, l’obiettivo minimo è l’ottavo di finale per poi andare avanti. Ti consente di giocarti la Champions e di poter vincere, se non giochi gli ottavi non lo fai. Minimo, poi, il quarto posto. Dopo le difficoltà avute all’inizio, la squadra e l’ambiente hanno ritrovato fiducia, un modo di lavorare diverso da quello che c’era prima. Non meglio o peggio, ma diverso. Facciamo un passo alla volta, per noi arrivare il 3 aprile a giocarsi il terzo posto con l’Inter, anche se hanno una partita in meno, è un buon successo. Mancano 8 partite, non bisogna dare giudizi assoluti. Arrivare secondi, terzi o quarti, cambia poco. Siamo lontani dallo scudetto, consideriamo il quarto posto. Ma se ragioniamo da lontani dallo scudetto, e il pericolo maggiore è questo, se sei abituato a vincere e non ci sei, il pericolo di non arrivare tra le prime quattro è grossissimo. Per questo il lavoro fatto è buono. Bisogna fare però ancora tanti punti, c’è l’Atalanta, la Roma, la Lazio, la stessa Fiorentina. Non si costruisce in un mese, ci vuole più tempo”.

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Leonardo Costa
Leonardo Costahttps://www.calcioj.com
Laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli studi di Torino. Dopo varie esperienze lavorative nell'ambito giornalistico, mi sono specializzato in quello sportivo e in particolare con il portale Calcioj.com. Da sempre pratico sport con una passione particolare per il calcio e la bici. Occhio sempre vigile sull'evoluzione dell'informazione.

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