Allegri conferenza oggi: “Locatelli e Szczesny out! Su Di Maria ed Elkann…”

Allegri conferenza oggi – Massimiliano Allegri, in conferenza stampa, parla alla viglia di Juventus-Salernitana. Ecco le sue parole in merito alla gara di domani sera all’Allianz Stadium e in merito agli infortunati della squadra bianconera dopo la sfida persa contro il PSG martedì in Champions League. Dichiarazioni riportate da ilbianconero.com:

SALERNITANA – “Che insidie può nascondere? Le insidie di una partita post Champions, contro una squadra che secondo me, tra chi lotta per restare in A, è tra le migliori. Per singoli e collettivo. Nicola ha fatto un lavoro straordinario nel portare la Salernitana ancora in Serie A, poi hanno messo giocatori fisici e tecnici. Serve una partita giusta, tosta, servono tre punti”

INSERIMENTO PAREDES – “Buono. Domani Paredes gioca. Locatelli ha un piccolo affaticamento e non sarà a disposizione, si è fermato e non posso rischiarlo, vedremo di valutarlo nei prossimi giorni. Abbiamo ancora fuori Di Maria, martedì a disposizione. Pogba fuori. Chiesa si sta allenando, ma non con la squadra. Szczesny ancora fuori. Aké e Kaio ancora fuori”.

Allegri conferenza oggi, le parole pre Juve-Salernitana

DOPO PARIGI – “Di positivo ha lasciato che dopo il 2-0 c’è stata una bella partita, una buona reazione. Non mi piace che dopo Parigi, dove c’è da migliorare e fare altre cose, la Juve è passata per una squadra che ha giocato bene dopo il 2-0 e siamo diventati anche simpatici. E non va bene. Sono molto arrabbiato, bisogna essere antipatici, così siamo vincenti. Altrimenti ci abituiamo a essere simpatici e bellini e perdenti. E non va bene! Bisogna prendere il positivo dalla partita. I ragazzi lo sanno, abbiamo una partita da affrontare con la giusta serietà, con la giusta presunzione. Creiamo giorno dopo giorno di creare presupposti per raggiungere gli obiettivi. Ma ci vuole ben altro. Non bisogna essere simpatici o bellini”.

DANILO E BREMER – “La formazione non l’ho ancora decisa. Abbiamo provato nuove soluzioni, domani partita importante e ragiono sempre in quest’ottica. Ci darà la spinta per fare al meglio. Ma domani è la partita più difficile e impegnativa. In Italia le partite ci sono meno spazi, sono più tattiche le gare. Le gare di Champions sono più facili, queste in Serie A sono più difficili, magari sarà più brutta”- 

DUE MESI DOPO – “So che c’è grande di lavorare, di tornare a vincere. Non è facile. Come ho sempre detto, dall’inizio, ci mancano dei giocatori. Dei giocatori importanti. Come numero saremmo di più, avrei fatto dei cambi. Ora non ci sono, bisogna stringerci nelle difficoltà ed essere nelle migliori condizioni di classifica. A gennaio, recuperati tutti, allora lì inizia a gennaio. Ma non possiamo rovinare tutto in questo mese”.

OTTIMISMO – “Elkann? Ottimismo che ho anch’io. Ma se togliamo Pogba, Di Maria e Chiesa, l’equivalente alle altre squadre… noi bisogna essere contenti, sapendo che la prospettiva può essere solo rosea. Non bisogna diventare simpatici e bellini, altrimenti mi arrabbio molto”. 

KEAN – “Può giocare esterno d’attacco? A Parigi è entrato bene, a Firenze male. Ha giocato poco ma è entrato bene. Al centro-sinistra fa meglio”.

OCCASIONI VLAHOVIC – “Cerchiamo di aiutarlo, sta migliorando su quest’aspetto. L’altro giorno si è detto che Haaland ha toccato gli stessi palloni di Vlahovic. Milik ha toccato 30 palloni a Firenze. Sono caratteristiche diverse. Dusan attacca la profondità, Milik raccorda più il gioco. Vlahovic ha fatto 4 gol se non sbaglio, è un centravanti e deve fare quello. A Parigi tecnicamente ha giocato meglio. Sono contento. Pian piano, le sfumature del gioco le migliorerà giocando, strada facendo, più gioca e più fa esperienza. Migliorano tutti, anche a 35 anni”. 

MODULI – “I numeri non contano niente, mi mandate al manicomio. E’ questione di caratteristiche. Magari quando sarò vecchio, diranno: forse aveva ragione! Possono giocare insieme i due attaccanti. Milik era tanto che non giocava, è andato in campo a Parigi e poi ce n’è un’altra. I cambi diventano importanti, i 5 che entrano determinano la partita. Con i 3 cambi già contavano, ora sono 5 ed è cambiato tutto con questo sistema dei cambi. Quelli che sono in panchina si devono sentire più titolari, determinano le partite nel bene e nel male”.

ROMPONO TROPPO? – “Ci sono le critiche, ma sbagliando vivo le cose in maniera diversa. So che sono alla Juve, so che serve vincere, lavoriamo con passione. Siamo all’inizio. Anch’io vorrei vedere i passaggi giusti, tante occasioni, tanti tiri, tanti cross. Ma puoi farli contro le sagome e a volte neanche contro le sagome puoi farlo. Lavoriamo per creare i presupposti per riportare la Juventus dove compete. Non abbiamo vinto niente l’anno scorso, serve più voglia di andare a vincere. Sapendo che non è facile. Ma ce la metteremo tutta”.

ASPETTO SU CUI LAVORARE – “Martedì, dopo Parigi, non doveva esserci la gioia, ma la consapevolezza di aver fatto alcune cose. Non serviva essere contenti, anche per il risultato. Quelle partite ti devono far arrabbiare”.

LIVELLARE LA GARA – “Ne ho parlato con i ragazzi, a volte dopo il vantaggio ci siamo fermati, come se si fosse fermata la partita. Serve continuare a giocare, a lavorare, la partita è lunga e un gol non può bastare”. 

CHIESA – “Spero di averlo prima della sosta del mondiale, credo che Chiesa al 100% sarà solo a gennaio. Ormai manca un mese, sta lavorando da solo, speriamo di averlo con la squadra ma sarà parziale. Al momento si allena da solo”.

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Leonardo Costa
Leonardo Costahttps://www.calcioj.com
Laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli studi di Torino. Dopo varie esperienze lavorative nell'ambito giornalistico, mi sono specializzato in quello sportivo e in particolare con il portale Calcioj.com. Da sempre pratico sport con una passione particolare per il calcio e la bici. Occhio sempre vigile sull'evoluzione dell'informazione.

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