Allegri conferenza Villarreal: “Stagione fallimentare? E’ disonestà intellettuale!”

Allegri conferenza Villarreal – Massimiliano Allegri parla in conferenza stampa dopo l’eliminazione con il Villarreal. Ecco le sue parole riportate da ilbianconero.com:

COME SI RIPARTE – “Si riparte. Dobbiamo subito switchare, abbiamo il campionato. Per 75 minuti la squadra ha fatto una bella partita, ci sono state belle occasioni. Nella ripresa più complicato, si è persa brillantezza. Solo l’episodio ha cambiato la partita. I tifosi possono applaudire e fischiare, ai ragazzi non c’è da applaudire niente, tecnicamente una delle migliori partite”. 

POCHI CAMBI – “E’ normale, avevamo in panchina Dybala con 2 allenamenti con la squadra, Bernardeschi più o meno. Speravo di arrivare più avanti possibile, ai supplementari avrei fatto fare minutaggio che avevano nelle gambe. Un minuto prima volevo togliere Morata per Dybala. Abbiamo poi cambiato i piani. Dopo il gol dell’1-0 mancavano 12-13 minuti e bisognava rimanere più sereni. Ma non era facile dopo 75 minuti del genere”: 

IL GAP CON LE TOP – “Ho sempre detto che comunque un conto è avere l’ambizione, un altro è essere realisti su dove arrivare. L’ottavo era equilibrato, l’allenatore ha vinto in Europa, loro hanno vinto l’Europa League. E hanno provato a portare la partita in fondo, provando a portare l’episodio dalla loro”.

Allegri conferenza Villarreal, le parole del mister a fine gara

LA REAZIONE – “Eravamo un po’ stanchi, un po’ inaspettato, il rigore… alla squadra non possiamo dire nulla. In campionato dobbiamo vincere sennò roviniamo il lavoro di 3 mesi”. 

PRESSIONE PSICOLOGICA – “Dico sempre: un conto è avere l’ambizione, sognare, e questo bisogna averlo, anche i tifosi. Poi bisogna staccarsi e vedere la realtà: un ottavo di Champions è sempre difficile, affrontavamo una squadra che aveva vinto l’Europa League. Era normale che il passaggio si decidesse sugli episodi. Credo sia normale”.

PER SALVARE LA STAGIONE – “Ripeto: se si ha disonestà intellettuale, si legge in un modo. Con la realtà si legge in un altro modo. Ha capito cos’ho spiegato? Benissimo, finito”: 

SENZA TITOLI? – “Prima di far funerale, aspettate. Siamo in lotta per il quarto posto, è un obiettivo da raggiungere, bisogna ancora lottare in Champions. Siamo in corsa in Coppa Italia e stiamo facendo un buon lavoro. Abbiamo tutti l’ambizione di vincere, ma non è che dobbiamo vincere per forza perché siamo la Juventus. Lavoriamo per farlo, ma non è che dobbiamo vincere per forza. E’ diversa”. 

I PIANI FUTURO – “Le valutazioni sulla squadra? Siamo a stagione in corso con obiettivi da raggiungere. Siamo dispiaciuti e amareggiati, è normale che a fine anno faremo le valutazioni su dove migliorare la squadra. Credo che lo facciamo tutti gli anni. Poi bisogna essere realisti. In Europa ci sono 10 squadre che sono di livello superiore alla Juventus. Non è una vergogna, è un dato di fatto. Che stasera si potesse passare il turno, sono d’accordo. Ma non è che era facile. Bisogna migliorare dove si deve. Parlare non serve, stiamo zitti, pensiamo al campionato e la Coppa Italia e vedere se riusciamo a portare a casa un titolo”. 

RESPONSABILITA’ – “Cosa devo rispondere? Lo so che da domani si sarebbe parlato di fallimento, ma è disonestà intellettuale. Io so il valore della squadra, è due mesi che giochiamo sempre gli stessi. Siamo in corsa per arrivare quarti, in Coppa Italia. Ai ragazzi non rimprovero nulla, stanno facendo cose egregie. La Juve ha fatto una delle migliori partite in Europa, al 75′ rotti gli equilibri contro una squadra importante. Soprattutto io valuto quello che ho in mano”. 

CENTROCAMPISTI – “Questione di caratteristiche, è semplice. Arthur è bravo nel venir via dalla pressione e nel far girare la squadra, ma non ha verticalizzazione. L’unico è Locatelli. Ma la squadra ha fatto una buona partita. Abbiamo vinto col Chelsea, in casa, facendo due tiri in porta; stasera tante occasioni e non abbiamo vinto. Questo è il calcio. Siamo delusi e amareggiati, però bisogna andare avanti. Domani è un altro giorno. Ci sarà un’altra partita di campionato da vincere. Quanto fatto non possiamo cambiarlo. Bisogna lavorare per migliorare, alla squadra non ho da rimproverare niente”.

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Leonardo Costa
Leonardo Costahttps://www.calcioj.com
Laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli studi di Torino. Dopo varie esperienze lavorative nell'ambito giornalistico, mi sono specializzato in quello sportivo e in particolare con il portale Calcioj.com. Da sempre pratico sport con una passione particolare per il calcio e la bici. Occhio sempre vigile sull'evoluzione dell'informazione.

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