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Allegri intervista Inter Juve: “Ecco perché ho fatto fuori Chiesa”

Allegri intervista Inter Juve – Allegri, a DAZN, ha commentato Inter-Juve. Ecco le sue parole riportate da ilbianconero.com:

QUANTO PESA – “Pesa molto. E’ arrivato dopo una bella prestazione, meglio nella ripresa. Potevamo fare qualcosa in 2-3 situazioni, McKennie non ha chiuso su Kulusevski e Chiesa. Si poteva fare meglio. Locatelli ha dato fastidio su un bell’inserimento di Bentancur che poteva andare a colpo sicuro. Poi più alti con fiducia, contro un’ottima Inter che è squadra tecnica e fisica. Serviva una prova così, l’Inter resta a 3 punti, ci dà la possibilità di stare lì. Ma bisogna vincere per migliorare la striscia positiva e poi per rosicchiare altri punti prima della sosta”. 

LA FORMAZIONE – “Chiesa fuori? Semplice: ho dato la formazione, l’ho messo fuori. Perché? Poteva essere più fisica all’inizio, avevo bisogno di Kulusevski in pressione su Brozovic. Poi loro sono calati e l’entrata di Dybala, Chiesa a destra, poi Kaio Jorge e Arthur, la squadra aveva migliorato condizione e fiducia…. stasera bel pareggio e buon punto. Ma serve vincere con il Sassuolo”. 

Allegri intervista Inter Juve, le parole a DAZN

BIGLIETTINO – “Ma non l’ho scritto io, l’ha scritto Landucci sicuramente! Speriamo che Bonucci sappia leggere, ha portato bene. Non l’ho scritto io, neanche me ne sono accorto. Le palle inattive, sicuramente, ma la responsabilità è di Landucci. Ecco perché mi ritardava le sostituzioni, forse era lì che scriveva. Se riuscivate a fare Bernardeschi, il primo gol non lo si prendeva”. 

PIU’ CAMPO – “Salire in difesa? Ma infatti, anche nel primo tempo quando l’Inter ha giocato bene e alzato i ritmi, ci siamo alzati molto con Morata, Kulusevski, con McKennie. Poi siamo stati frettolosi. Per dare pressione in avanti c’è bisogno di indirizzare e che diano bene la prima pressione. Nel secondo tempo l’abbiamo fatto meglio. E’ un passaggio in avanti che va fatto”. 

BERNARDESCHI – “Il cambio? Sono casualità. Bernardeschi mi ha detto di aspettare, l’ho fatto. In 10 si poteva anche non prendere, poi è stato fortuito. Il tiro di Calhanoglu e la deviazione… per me è stata una bella partita, combattuta, corretta, giocate tecniche. Dobbiamo migliorare nella chiusura dell’azione, sono situazioni che vanno chiuse”. 

FIDUCIA – “La Juve non ne ha? Credo che dipenda dalle prime tre partite, dove abbiamo lasciato 8 punti su 9. Ci ha condizionato. Come si suol dire, bisognava partire dalle basi. Un buon ordine in fase difensiva per coprire campo, acquisire fiducia e spostarsi in avanti. Prima 10, poi 20 metri. Poi ancora. E’ questione di autostima. Magari si faceva subito bene e mentalmente, quando la squadra è in fiducia, ci si alza. Anche stasera si è concesso poco, se davanti siamo aggressivi, dietro si gioca con la pipa in bozza. Se non lo sono, anche Barzagli era un fuoriclasse, faceva fatica. Lui era il professore, aveva delle letture, delle robe”. 

KAIO JORGE – “E’ sveglio. A calcio sa giocare. Capisce dove deve andare, sa smarcarsi, ha buona tecnica. Credo abbia ottime possibilità di trovare spazio e fare bene. Ha personalità. E’ giovane, è incosciente”. 

ARTHUR – “Giocatore straordinario, quando è entrato come con la Roma ha qualità di palleggio importante. Bentancur la mezzala sinistra la fa storto, ci sono destri che fanno fatica. A destra ha fatto nettamente meglio. Ce l’ho uguale con McKennie, da mezzala destra magari riusciva a fare. A sinistra non riusciva a farlo”. 

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Questo post è stato pubblicato il 25 Ottobre 2021 10:50

Leonardo Costa

Laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli studi di Torino. Dopo varie esperienze lavorative nell'ambito giornalistico, mi sono specializzato in quello sportivo e in particolare con il portale Calcioj.com. Da sempre pratico sport con una passione particolare per il calcio e la bici. Occhio sempre vigile sull'evoluzione dell'informazione.

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