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Balotelli licenziato, alla fine Chiellini aveva ragione: e chi lo insultava…

Giorgio Chiellini, alla fine, aveva ragione. Si è preso insulti, è stato chiamato spione, piccolo uomo e chi più ne ha più ne metta. Il tutto per aver detto ciò che ogni uomo di calcio pensa, sa e direbbe, ma se a sostenerlo è il capitano della Juve tutto cambia. Il problema, come volevasi dimostrare, non sono mai state le parole di Chiellini, ma proprio colui che le ha dette. Spese sicuramente non nella maniera migliore, tramite un mezzo – il suo libro – anche contestabile, riportavano però la verità sostanziale dei fatti. Purtroppo, si può aggiungere. 

Sì, perché Mario Balotelli era uno dei talenti più puri del calcio italiano, forte per davvero, con tante qualità fisiche e tecniche che avrebbero fatto bene alla Nazionale e, nel periodo in cui fu accostato ai colori bianconeri, anche alla Juve. E, invece, tutto è andato storto. Scelte sbagliate, un’indole poco professionista e l’incapacità di sfruttare quelle sue doti lo hanno reso uno dei più grandi “se” del nostro calcio. “Una scommessa andata male”, tante volte, non solo al presidente Cellino, che così l’ha definito solo pochi giorni fa. 

Diceva Chiellini sulle pagine del suo libro: “Balotelli è una persona negativa, senza rispetto per il gruppo. In Confederations Cup, nel 2013, non ci diede una mano in niente, roba da prenderlo a schiaffi”. Per poi aggiungere a voce: “Confermo, ma non ho rancore né mi interessa averne, se mi toccherà condividere qualcosa con loro lo farò. Non sono il migliore amico di tutti, però loro sono gli unici due (Balotelli e Melo ndr) ad essere andati oltre un limite accettabile. Per come sono fatto, il problema non è se giochi bene, male o se qualche volta fai serata, ma se manchi di rispetto e non hai dentro niente. Una volta va bene, se è ricorrente no”.

E di questo si tratta. La carriera di Balotelli – purtroppo – sembra essersi fermata a quell’Europeo del 2012, quando era il centro della Nazionale, un prospetto da sgrezzare per essere tra i migliori di sempre tra i centravanti. Da lì in poi, salvo qualche piccolo acuto, illusorio, solo bassi e tante avventure sciupate. Alla fine Chiellini aveva ragione, e chi lo ha attaccato oggi dice – in modo ipocrita – le stesse cose. Perché a sostenerlo non è più Chiellini, perché ancora una volta è stata una scommessa persa. Tutti contro Balotelli.

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fonte: ilbianconero.com

Questo post è stato pubblicato il 6 Giugno 2020 19:51

Leonardo Costa

Laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli studi di Torino. Dopo varie esperienze lavorative nell'ambito giornalistico, mi sono specializzato in quello sportivo e in particolare con il portale Calcioj.com. Da sempre pratico sport con una passione particolare per il calcio e la bici. Occhio sempre vigile sull'evoluzione dell'informazione.

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