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Caso Bernardeschi, ora può lasciare la Juve a gennaio

Caso Bernardeschi – A.A.A. cercasi Federico Bernardeschi. Probabilmente, il primo a essere sulle tracce di se stesso è proprio lui, Bernardeschi. Cosa stia capitando, cosa gli sia capitato, forse lo sa solo lui o forse nemmeno.

Ma l’involuzione di rendimento più che tecnica, purtroppo, è evidente e costante. Dopo una prima stagione di inserimento e un’altra con alcuni segnali parecchio incoraggianti, culminati con la meravigliosa prestazione da scudiero di Cristiano Ronaldo nella remuntada con l’Atletico Madrid, poi però è stata solo una serie interminabile di delusioni. 

Caso Bernardeschi, la decisione della Juve

Non una questione di posizione in campo, tra Max Allegri e Maurizio Sarri arrivando ai primi passi di Andrea Pirlo, gli allenatori della Juve lo hanno testato praticamente in ogni zona del campo. Collezionando più o meno sempre la stessa risposta: così non va. Un contropiede stroncato sul nasce con il Crotone, un gol divorato e uno regalato agli avversari contro il Verona, una manciata di minuti e un rigore concesso con il Barcellona poi zero minuti con lo Spezia. 

Anche questa stagione è cominciata sullo stesso cammino di dispersione del suo innato talento: Lui viene da un infortunio ed ha bisogno di riprendere fiducia. Psicologicamente è un po’ giù per l’errore di domenica e quello con il Barcellona. La fiducia la deve ritrovare prima di tutto dentro di lui. Deve lavorare nella sua testa, deve essere tranquillo e deve aver voglia di giocare a calcio. Giocare non deve essere una cosa che ti porta dentro tristezza o pressioni, ma deve essere una cosa bella e quando scendi in campo ti devi divertire. Purtroppo in questo momento ha in testa altre cose e dovremo lavorarci. Parliamo di un giocatore sul quale faremo grande affidamento”, con queste parole Pirlo ha fotografato la sua situazione nel post-Barcellona. Per poi escluderlo dalle rotazioni con lo Spezia. 

LA SOLUZIONE – La Juve lo avrebbe venduto. Già lo scorso gennaio, quando ha provato a imbastire scambi con Barcellona (Rakitic), Inter (Vecino) e Milan (Paquetà). Poi in estate, valutandolo come contropartita (vedi Milik e il Napoli) o cedendolo semplicemente, sia in prestito che a titolo definitivo.

Ma Bernardeschi si è opposto a ogni destinazione, convinto com’era di potersi riprendere in bianconero. Anche il cambio di agente, da Beppe Bozzo a Mino Raiola, è figlio della sua crisi personale, almeno in parte. Dopo però l’ennesima falsa partenza, ecco che pure lui sembra essersi convinto in accordo con club e manager che forse sì, cambiare aria sia la soluzione migliore.

Il suo contratto poi è in scadenza al 30 giugno 2022, quindi una decisione più o meno definitiva andrà presa a stretto giro di posta. E per la prima volta realmente, Bernardeschi si sta convincendo a lasciare la base. Sempre che da qui a gennaio possa arrivare l’offerta giusta.

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fonte: ilbianconero.com

Questo post è stato pubblicato il 2 Novembre 2020 18:34

Leonardo Costa

Laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli studi di Torino. Dopo varie esperienze lavorative nell'ambito giornalistico, mi sono specializzato in quello sportivo e in particolare con il portale Calcioj.com. Da sempre pratico sport con una passione particolare per il calcio e la bici. Occhio sempre vigile sull'evoluzione dell'informazione.

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