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Conferenza Gattuso Supercoppa: “Pirlo ha avuto tanti schiaffi da me”

Conferenza Gattuso Supercoppa – Rino Gattuso presenta Juve-Napoli in conferenza stampa. 

PETAGNA E MERTENS – “Petagna ha fatto tutto quello che doveva fare in allenamento, domani valutiamo. A Dries bisogna solo fare i complimenti, sta stringendo i denti, si sta allenando 2-3 ore in più con dolore, sta prendendo anti-infiammatori, non è al 100% ma se c’è bisogno ci darà una mano​”.

JUVE – “Hai sempre svantaggi con loro. Hanno una grande mentalità, l’80% vengono da vittorie in Italia e in Europa cose straordinarie. Non devono sentire l’odore del sangue, hanno grande mentalità, sono disposti a fare tutto. Se pensiamo che sarà una passeggiata perché hanno sofferto con l’Inter, no. Dobbiamo rispettarli. Campioni con grande mentalità. Con rispetto. Se facciamo le cose per bene, abbiamo le nostre chance. Affrontiamo grande mentalità”. 

Conferenza Gattuso Supercoppa, le parole alla vigilia

PIRLO – “Io vittima dei suoi scherzi? Con Andrea abbiamo iniziato presto a giocare. Nella nazionale U15, U16, U18. Siamo stati campioni d’Europa, il mondiale. Abbiamo vinto tutto. E’ stato molto importante per la mia carriera, io l’ho aiutato. Nasce 10, poi è diventato vertice basso. E’ stato incredibile. C’è grande amicizia, abbiamo condiviso tante cose, fatti danni anche fuori dal campo con le nostre mogli. Domani è una partita di calcio, spero di dargli un rammarico. Vinca il migliore, ma rimarrà sempre un grande amico. Abbiamo scritto pagine importante. Nel libro sembravamo Bud Spencer e Terence Hill. Ha preso più schiaffi da me che da suo padre”.

VALERI – “Per me ottimo arbitro, se non sbaglio l’ultima Supercoppa è vinta con Valeri a Doha. Non è un nostro problema. E’ un professionista. Internazionale da anni. C’è grande rispetto, ha esperienza giusta. Può portare la partita nei canali giusti. C’ grande rispetto per Valeri”.

COME FREGARE PIRLO – “Le idee ci sono. Bisogna innanzitutto avere rispetto e non cadere nella trappola della crisi della Juve. Io non ci casco, difficilmente la Juve ne sbaglia due di fila. Ecco perché serve una partita di grande attenzione. Tenere campo, fare le cose che ci vengono meno bene. Metterci attenzione e rispettare l’avversario. Anche se gli mancano giocatori, l’avversario è incredibile. Ecco perché domani non dobbiamo commettere l’errore di pensare che la Juve sia in crisi. Resta una squadra che può metterti in difficoltà”.

RINVIARE LA SUPERCOPPA – “Sul presidente… non ho nulla da rispondere. L’ha chiarito il presidente quello che doveva chiarire. Ha parlato con la Juve, con la Lega, dopo un giorno si è sistemato. Questa è un’altra partita, con identità un po’ diversa, così come la Juve. Domani sicuramente ci sono due squadre in cui è cambiato più di un qualcosa”.

MENTALITA’ – “E’ una finale, ti può dare una botta di adrenalina, una botta portarla a casa a livello mentale alza l’asticella. Una sconfitta? Dobbiamo essere bravi a reagire, si gioca ogni tre giorni. Lo ripeto sempre, questo: non solo il mio Napoli, tutti stiamo facendo un altro sport. La Juve ha riposato meno di noi, e c’è poco tempo, e c’è paura. Da un anno a questa parte c’è un’aria strana, nello spogliatoio, nelle case. C’è sempre paura. Si vive con questo dannato covid da due milioni di morti. Ti svegli sempre con la paura di perdere giocatori. Il fatto di giocare ed essere pagati vuol dire che siamo fortunati. Ma è difficile. I valori reali delle squadre non è veritiero, manca qualcosa. Ma in tutte le competizioni”.

FAVORITO – “Si deve dire il meno possibile, guardare i giocatori, impostarla bene e sbagliare il meno possibile. Si parla poco. La gara si prepara da sola. Dopo la Fiorentina non cambia nulla, abbiamo giocato con la Fiorentina e non con la Juventus. Dopo un periodo non brillantissimo, due vittorie tra Udine ed Empoli. La gara con la Fiorentina ci è andata bene, la partita poteva cambiare. Domani con la Juve e credo che gli stimoli vengano da soli. Devi farti trovare pronto”. 

ANCELOTTI – “Simili a lui? Da quando è allenatore della Juve è impegnato, prima aveva poco da fare e dopo le partite ci sentivamo spesso. Vediamo il calcio allo stesso modo. Ci piace partire dal basso, la squadra con palleggio per far toccare palla a tutti i componenti della squadra. Abbiamo una visione del calcio su per giù uguale. Abbiamo giocato tanto insieme, ora siamo alla ricerca di qualcosa di nuovo, tanto visto nel calcio spagnolo. Ci piace quel calcio lì”.

VALORE DOPPIO DOPO LA SENTENZA – “Penso che non dobbiamo parlare con questo linguaggio. Juve-Napoli è già sentita per le tifoserie. Lì c’è stata grandissima buona fede da parte nostra, siamo stati bloccati dall’ASL. Eravamo sul pullman per partire, siamo stati bloccati. Da parte mia e dei giocatori c’è grande rispetto per la società Juve. Sappiamo che è una grande società, composta da persone perbene. Napoli ha grande rispetto per la Juve. Le altre chiacchiere le lasciamo fare agli altri. Domani è una finale e abbiamo grande rispetto alla Juventus.

juve-napoli

fonte: ilbianconero.com

Questo post è stato pubblicato il 20 Gennaio 2021 1:29

Leonardo Costa

Laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli studi di Torino. Dopo varie esperienze lavorative nell'ambito giornalistico, mi sono specializzato in quello sportivo e in particolare con il portale Calcioj.com. Da sempre pratico sport con una passione particolare per il calcio e la bici. Occhio sempre vigile sull'evoluzione dell'informazione.

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