Emergenza Juve – Il caso Szczesny, i problemi in difesa, l’infortunio di Chiesa. Oh, non è stata una vigilia particolarmente semplice per Massimiliano Allegri e per la Juventus in generale. Però domani c’è un trofeo in palio, c’è una finale secca, c’è un motivo per riscattare una stagione intera, a prescindere da come finirà.
Emergenza Juve contro l’Inter, la formazione
La Juve tornerà a San Siro e lo farà senza i favori del pronostico: un’abitudine, ormai, ma nella gara secca può dire ancora la propria. Come dimostra del resto l’ultima domenica, com’è stato anche in Champions League.
UN’ALTRA JUVE – Allegri, senza il suo esterno più forte, dovrà ridisegnare una Juve equilibrata e che soprattutto possa dare soluzioni all’interno dei novanta o centoventi minuti. Anche per questo Dybala può partire dalla panchina: ha sulle gambe 86 minuti dell’Olimpico e non erano in programma, sarebbe un dramma perderlo nuovamente.
Spazio a Kulusevski – prezioso il suo lavoro su Brozovic -, spazio ancora all’ottimo Morata visto a Roma. E spazio soprattutto a Bernardeschi, che agirà verosimilmente sulla destra lasciando l’altra corsia a Rabiot.
Con McKennie e Locatelli sarà il francese a comporre il trio di centrocampo. In difesa, scelte obbligate: Perin rileva Szczesny, De Sciglio-Pellegrini favoriti sugli esterni (anche se Alex Sandro è rientrato), Chiellini-Rugani centrali.
fonte: ilbianconero.com