Padovan attacca la Juve: “Allegri male quanto Pirlo!”

“Brutta è stata brutta. Ma, se fosse solo per questo, ce ne sono state anche di peggio, di vittorie della Juventus nei campi d’Italia e d’Europa. Eppure sono queste le partite che piacciono ad Allegri. Lui odia i complimenti (non si sa chi, quest’anno, abbia trovato il coraggio di farglieli, ma tant’è) e vuole solo vincere, come se il modo non fosse anche un mezzo. Aveva previsto una partita brutta ed è stato così, anche se la vittoria, come spesso capita in Italia, fa passare in secondo piano i giudizi sulla prestazione.

Tuttavia a Cagliari (1-2) l’allenatore della Juve si è superato. Perché questa volta ha vinto con i cambi che aveva preparato e ha rinviato. Qualcuno lo chiama intuito, qualche altro botta di fortuna. Fatto sta che, se poco dopo il 60’, l’allenatore avesse provveduto ad attuare i suoi piani, togliendo Dybala e Arthur per inserire Kean (dicesi Kean) e Bernardeschi, assai probabilmente la Juve sarebbe tornata da Cagliari con un pareggio di latta, anzichè con tre punti d’oro.

Cosa è successo per fargli cambiare idea? E’ successo che l’argentino e il brasiliano, entrambi in netta ripresa dopo un avvio agghiacciante (entrambi colpevoli sul gol del Cagliari), stavano giocando bene e hanno proseguito facendo meglio. Non ci voleva un’aquila per accorgersene, ma, chissà perché, Allegri aveva deciso di toglierli. Per sua fortuna Dybala è rimasto in campo fino a quando ha fornito l’assist vincente a Vlahovic (75’), mentre Arthur è addirittura arrivato al 94’, cioé alla fine.

Tutto ciò premesso, il risultato è giusto (anzi, ci stava almeno un altro gol per la Juve) e i bianconeri, pur rinculanti nell’ultimo quarto d’ora (gli ultimi nove minuti con la difesa a cinque), hanno meritato il successo. La domande sono le solite: contro la quart’ultima in classifica, frullata da quattro sconfitte consecutive (ieri la quinta), è lecito vincere solo spremendo situazioni al limite? È accettabile, dopo il vantaggio, abbassarsi di venti metri e, pur non concedendo agli avversari alcuna occasione, farli venire in area con mezza squadra?

Sono convinto che almeno una buona metà dei tifosi juventini la pensino come me e che, a prescindere dall’epilogo della stagione, il ritorno di Allegri sulla panchina bianconera sia stato deludente almeno quanto l’inopinato azzardo di Pirlo. E’ vero che quest’ultimo ha potuto contare su trenta gol di Ronaldo, ma è altrettanto vero che da gennaio, alla Juve, è arrivato Vlahovic, il capocannoniere della serie A, il cui primo tiro in porta, a Cagliari, è stato registrato al minuto 68″.

Di Giancarlo Padovan per calciomercato.com

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Leonardo Costa
Leonardo Costahttps://www.calcioj.com
Laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli studi di Torino. Dopo varie esperienze lavorative nell'ambito giornalistico, mi sono specializzato in quello sportivo e in particolare con il portale Calcioj.com. Da sempre pratico sport con una passione particolare per il calcio e la bici. Occhio sempre vigile sull'evoluzione dell'informazione.

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