Vieri: “Mi dispiace per la Juve, ma Lukaku…”

Bobo Vieri, a Gazzetta, parla così del momento della Juve. L’ex centravanti di Inter e Milan ha parlato di come il calciomercato possa spostare gli equilibri per la prossima stagione di Serie A. Ecco le parole di Vieri:

LUKAKU E DI MARIA – “Paura che saltassero le trattative? Né l’una, né l’altra. Questo è il mercato oggi: ci stava, è successo. Per fortuna, aggiungo: per il campionato italiano è un gran bene, sono due giocatori straimportanti”.

CHI PESA DI PIU’ – “Nessuno sposta come Lukaku: il rendimento di una squadra, non solo gli avversari. Aspettavamo il salto di qualità di Lautaro ed è arrivato, ora lui e Romelu sono una coppia da 50, 55, forse 60 gol in due: una delle cinque-sei coppie gol più forti d’Europa. Si conoscono, si trovano, insieme garantiscono un livello molto alto anche dal punto di vista mentale, psicologico. Grande colpo Lukaku, grande”.

DYBALA – “Lautaro resta, Dybala è in attesa: anche di una cessione, oltre che dell’accordo sull’ingaggio. Chi cederebbe all’Inter? Dipende anche da quanto ognuno dei due accetterebbe di stare in panchina. Ma potendo scegliere, io l’esperienza di Dzeko la tengo sempre, soprattutto pensando alla Champions: perché questo è l’anno in cui l’Inter in Europa deve pensare di potersela giocare con tutti”.

TRIDENTE INTER – “Difficile, perché è difficile che Inzaghi rinunci al 3-5-2. Forse in qualche partita, non sempre. Qui non si parla di forza o caratteristiche dei giocatori, ma dalla voglia che può avere un allenatore di cambiare quella che è la sua filosofia calcistica. E da anni. Quello davvero indispensabile da prendere era Lukaku, ma se arriva anche Dybala, meglio ancora: se l’Inter può permettersi di farlo, farà bene a prenderlo perché è un altro che cambia le partite. Che saranno tantissime, e con il Mondiale sarà un campionato molto particolare. Poi dovrà pensarci Inzaghi, perché se alleni l’Inter sei obbligato a gestire chi hai: Lukaku, Lautaro, e anche Dybala, e Dezko, e Correa, e chi ci sarà”. DI MARIA ALLA JUVE – “Uno che sa giocare a calcio come lui, porta tutto. Qualità, gol, assist e l’esperienza di chi ha giocato con Real, United, Psg e Argentina. Ma ne aveva bisogno Vlahovic? Eh no. Vlahovic a Firenze non aveva bisogno di nessuno: faceva un gol a partita. Poi va alla Juve e gli servono tizio, caio e sempronio? No, gli serve che si giochi a calcio. Se prendi Di Maria e giochi come l’anno scorso, cosa cambia? Si vedrà qualche assist in più perché l’argentino ha la qualità per inventare; vincerai qualche partita in più perché Chiesa, Di Maria e Vlahovic sono forti. Però non basta: giocare meglio a calcio no?”.

MORATA – “Nella mia squadra lo voglio sempre: ma se ce l’hai deve stare là davanti, non fare il centrocampista a sinistra”.

POGBA – “Vale anche per Lukaku, allora: hanno 29 anni tutti e due, minestra riscaldata a 29 anni? Pogba sarà tanto più importante in base alla voglia che avrà, alla fame di rimettersi in gioco. E da come parla, penso proprio che ne abbia: perché è potuto tornare dov’era felice. Come Lukaku. Tutte squadre che giocano a calcio, per avvicinarsi bisogna fare come loro. Come l’Inter ha provato a fare già l’anno scorso. Se segni un gol e ti chiudi dietro come la Juve ha fatto l’anno scorso a Villarreal, non bastano neanche Di Maria, Vlahovic, Morata e Chiesa. La Champions è questa”.

LE DIFESE – “Se va via Skriniar e arriva uno fra Bremer e Milenkovic non vedo grandi problemi: Bremer è a livello di Skriniar. De Ligt ha 22 anni, è uno dei difensori più forti d’Europa: sarebbe una grandissima perdita, più grave che perdere Skriniar”.

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Leonardo Costa
Leonardo Costahttps://www.calcioj.com
Laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli studi di Torino. Dopo varie esperienze lavorative nell'ambito giornalistico, mi sono specializzato in quello sportivo e in particolare con il portale Calcioj.com. Da sempre pratico sport con una passione particolare per il calcio e la bici. Occhio sempre vigile sull'evoluzione dell'informazione.

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