Avete visto la panchina della Juve? Non c’entra solo Sarri, tutte le responsabilità della dirigenza

E’ un gioco di conti e un altro al massacro. La Juve si è ritrovata nel bel mezzo della storia del re nudo dopo appena due partite dal lockdown: non è mai stata il ragazzino pronto a puntare il dito, ma il patron del calcio italiano che dopo una vita a dominare si è riscoperto fragile, senza intuizioni.

responsabilità della dirigenza

Nessun vestito addosso. Questo, l’ultimo, avrebbe dovuto cucirlo il maestro sarto Maurizio Sarri. E’ finito per unire diversi pezzi di stoffa senza affidare una trama, senza regalare fantasia. 

DI CHI E’ LA COLPA – A puntare il dito sono invece i tifosi. Con buona legittimazione dei risultati che in due partite hanno dimenticato gli alti e alzato soltanto la conta dei bassi. Di chi è la colpa? Le domande più banali spesso nascondono le risposte più complesse. Che è semplice parlare di gioco a terra e di ruote sgonfie – del resto, la preparazione è quella che è -, è più ardito guardare ai piani alti.

O anche solo alla panchina di Roma: quattro Under 23, quattro assenti per infortunio, nessun cambio in grado di dare una sterzata alla squadra. Gli ultimi baluardi del partito di Bernardeschi, hanno chiuso a chiave il cassetto delle illusioni. 

SENZA STRAPPI – La Juve è migliorata solo nei centrali di difesa, per tutto il resto il peggioramento è stato di un’evidenza disarmante. A partire dagli esterni, con lo switch Cancelo-Danilo che lasciava qualche oscuro presagio già solo ai primi sondaggi; poi in attacco: è tornato Higuain, via Mandzukic e Kean. La paura di ritrovarsi senza centravanti si è fatta realtà proprio nel momento di maggior necessità, o magari qualcuno pensava che con Vrioni e Olivieri in panchina la Juve potesse essere ugualmente competitiva. 

Chissà. Di sicuro, lo stesso qualcuno dovrà rispondere del peggior centrocampo degli ultimi dieci anni della Juventus: la prima partita di Bentancur sottotono, è crollato il castello. Matuidi è tanta generosità, solo generosità. Pjanic, un ex. La croce è anche di Maurizio Sarri, ma sul foglio dei cattivi non è certamente al primo posto.

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fonte: ilbianconero.com

Leonardo Costa
Leonardo Costahttps://www.calcioj.com
Laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli studi di Torino. Dopo varie esperienze lavorative nell'ambito giornalistico, mi sono specializzato in quello sportivo e in particolare con il portale Calcioj.com. Da sempre pratico sport con una passione particolare per il calcio e la bici. Occhio sempre vigile sull'evoluzione dell'informazione.

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