Il ricorso della Juventus in nove punti

Quella della Juventus sarà una difesa a spada tratta. Convinta e caparbia, volta a ribaltare completamente il -15 inflitto dalla Corte federale lo scorso 20 gennaio per il caso plusvalenze. Nove i motivi del ricorso, approfonditi in un fascicolo di cento pagine di cui il Corriere dello Sport è entrato in possesso e che la Juve ha consegnato martedì sera al Collegio di Garanzia presso il Coni. Di seguito i nove punti.

Il ricorso della Juventus in nove punti

  1. la revocazione doveva essere dichiarata inammissibile
  2. violazione del cosiddetto “thema decidendum”, ritiene di essere stata accusata di un fatto e di essere stata poi condannata per altro
  3. la Corte avrebbe trascurato le spiegazioni offerte dai dirigenti del club durante il dibattimento
  4. «Ci avete contestato un illecito non previsto dall’ordinamento sportivo» è il quarto punto. La condanna si fonda su un’intenzionalità dei deferiti che sembra ovvia a chi ha pronunciato la sentenza, «senza tuttavia aver accertato alcuna effettiva “alterazione” dei valori in quanto ritenuto superfluo» controbatte la difesa.
  5. Gli avvocati del club ritengono inoltre che sia venuta meno la valutazione di elementi decisivi, come la giustificazione delle famose “X” al posto della cifra e il riconoscimento del “valore confessorio” al libro nero di FP, che per la Juve è semplicemente un appunto di lavoro di Cherubini
  6. la nota 10940 del 14 aprile 2021 (punto 6) che la Juventus chiede venga messa agli atti, cioè una comunicazione tra la Covisoc e il procuratore Giuseppe Chiné: la Procura Federale doveva iscrivere la notizia nell’apposito registro entro 30 giorni; e invece l’inizio ufficiale del “caso plusvalenze” è avvenuto soltanto diversi mesi dopo perché quella famosa nota
  7. la motivazione del -15: la difesa ritiene che Torsello non abbia spiegato a sufficienza le ragioni della “stangata”
  8. si contesta alla CFA di aver condannato la società sulla base dell’art. 4 senza alcun riferimento al 6, che invece parla delle “responsabilità delle società”
  9. mancata valutazione da parte dei giudici di alcune attenuanti ed esimenti in relazione al fatto che la Juve fosse dotata di un modello gestionale ex dl 231/2001, adottato per permettere alle aziende di essere sollevate dalla responsabilità che deriva dai reati imputati ai singoli dipendenti
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Roberto Ferrero
Roberto Ferrerohttps://www.calcioj.com
Laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli studi di Torino. Ho la fortuna di seguire il calcio per lavoro ma è la mia più grande passione. La mentalità sportiva con la quale sono cresciuto mi facilita il compito di giornalista imparziale. La mia seconda passione sono i motori. Leggo, studio e seguo corsi di aggiornamenti per giornalisti e tecnici dell'informazione.

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