Caso Douglas Costa – Ci sono numeri e numeri: quelli di D. Costa sul campo hanno inciso sul destino della Juventus, ad esempio lo scorso autunno a Mosca, anche se sarebbe stato bello poterli ammirare con una maggiore frequenza.
Il brasiliano ha un’anima da giocoliere, la rapidità di pensiero e di azione l’ha imparata dal futsal e quando è in vena fa divertire la gente. Altri numeri, invece, riguardano il rendimento complessivo di un giocatore costato non poco e che in tre stagioni, a parte la prima, ha deluso spesso.
Caso Douglas Costa, ecco cos’è successo alla Juve
Ci si è messa la sfortuna, è vero, perché i guai muscolari non l’hanno mai risparmiato: ha saltato 43 partite finora. Si diceva fosse lo spaccapartite ideale, difatti Maurizio Sarri l’ha utilizzato con parsimonia: media di 37 minuti e spiccioli a gara in campo, Douglas non ha mai giocato così poco. Solo che le cifre – riportate nella tabella qui pubblicata – cantano, e non un soave ritornello.
Certo, se sul prato fosse più costante probabilmente non avrebbe «nulla da invidiare a Mbappé», come disse Mircea Lucescu che allo Shakhtar Donetsk se lo lavorò con certosina pazienza.
Il dubbio è lecito: Douglas, costato 46 milioni tra prestito e riscatto del cartellino dal Bayern Monaco, ha reso come tutti si aspettavano? Ok, togliamo il dubbio, risposta negativa al punto che non sarebbe stata da escludere l’ipotesi di una cessione a fine stagione, magari al Manchester City o al Psg.