Caso Suarez, indagati dirigenti della Juve: ora rischiano

Caso Suarez – A Perugia continuano le indagini sull’esame-farsa che Luis Suarez ha svolto lo scorso settembre, la Procura di Perugia e la Guardia di Finanza indagano sulle presunte irregolarità dell’Università per stranieri dove l’uruguaiano ha fatto la prova per prendere la cittadinanza italiana. Secondo quanto riporta una nota dell Procura, anche la posizione di tre dirigenti della Juve è stata messa al vaglio degli inquirenti.

L’ACCUSA ALLA JUVE – Tra gli indagati quindi finiscono anche alcuni dirigenti bianconeri: “Gli accertamenti investigativi hanno consentito di comprendere come, nei primi giorni del mese di settembre del 2020, la dirigenza del club torinese si fosse attivata, anche ai massimi livelli istituzionali, per “accelerare” il riconoscimento della cittadinanza italiana nei confronti di Suarez, facendo, quindi, ipotizzare nuove ipotesi di reato a carico di soggetti diversi dagli appartenenti all’università, tuttora in corso di approfondimento – si legge – Condividendo le ipotesi accusatorie, il Giudice per le indagini preliminari ha disposto le misure cautelari avendo rilevato «il concreto ed attuale rischio che gli indagati, se non sottoposti ad idonea cautela, ripropongano condotte delittuose analoghe a quelle per le quali si procede, avendo mostrato di considerare l’istituzione di cui fanno parte e che rappresentano alla stregua di una res privata gestibile a proprio piacimento”.  

Caso Suarez, nuovi rischi per la Juventus

LE INDAGINI – Nella mattinata di oggi la Guardia di Finanza ha sospeso per 8 mesi dall’attività la rettrice Giuliana Grego, il direttore Simone Olivieri e i professori che avevano esaminato il giocatore. I reati contestati sono quelli di “rivelazione del segreto d’ufficio finalizzata all’indebito profitto patrimoniale e plurime falsità ideologiche in atti pubblici”. 

Inoltre, la Procura fa sapere che “è emerso che i contenuti della prova erano stati preventivamente comunicati allo stesso calciatore, giungendo a predeterminare l’esito ed il punteggio d’esame, per corrispondere alle richieste che erano state avanzate dalla Juventus, con la finalità di conseguire un positivo ritorno di immagine, tanto personale quanto per l’Università”. I magistrati di Perugia comunicano che:

“Dopo le perquisizioni e sequestri del 22 settembre 2020, le indagini — proseguite senza soluzione di continuità e nel rigoroso rispetto del principio di riservatezza — hanno significativamente corroborato il quadro probatorio che già si era delineato in ordine all’organizzazione, da parte degli indagati, nel corso di una sessione istituita ad personam, di un esame “farsa”, che ha consentito il rilascio dell’attestato di conoscenza della lingua italiana del tipo “B1” al noto calciatore uruguaiano Luis Alberto Suarez, requisito indispensabile per l’ottenimento della cittadinanza.

In particolare, è emerso che i contenuti della prova erano stati preventivamente comunicati allo stesso calciatore, giungendo a predeterminare l’esito ed il punteggio d’esame, per corrispondere alle richieste che erano state avanzate dalla Juventus, con la finalità di conseguire un positivo ritorno di immagine, tanto personale quanto per l’Università”.

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fonte: ilbianconero.com

Leonardo Costa
Leonardo Costahttps://www.calcioj.com
Laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli studi di Torino. Dopo varie esperienze lavorative nell'ambito giornalistico, mi sono specializzato in quello sportivo e in particolare con il portale Calcioj.com. Da sempre pratico sport con una passione particolare per il calcio e la bici. Occhio sempre vigile sull'evoluzione dell'informazione.

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