Chirico distrugge Marotta sul VAR

Chirico distrugge Marotta – Il calcio italiano è davvero il palcoscenico delle contraddizioni. Solo una settimana fa veniva considerato tabù mettere in discussione l’utilizzo del Var, surreale qualsiasi accusa nei confronti della tecnologia sul calcolo dei centimetri – se non addirittura millimetri – di un possibile fuorigioco, si è arrivati persino a paventare tentativi di manipolazione della macchina pur di ottenerne benefici per le proprie squadre. “Di Var ne parlano solo gli Juventini” aveva scritto qualcuno, considerandoli gli unici ribelli .

LA MICCIA – Da sabato sera, cambio di rotta: di Var si può parlare e lo si può pure mettere sotto accusa. A sdoganare il liberi tutti è stato Marotta al termine di Inter-Parma, imbufalito per un rigore non concesso alla squadra di Conte, secondo lui un evidente errore dell’arbitro non corretto dai varisti. Protesta legittima quella del dirigente nerazzurro, poiché il fallo di Balogh su Perisic è parso a tutti parecchio evidente. “C’è un vuoto normativo nell’utilizzo del Var” ha tuonato Marotta, e in tanti gli si sono subito accodati.

E CONTRO LA JUVE? – Peccato che il “vuoto normativo” c’era pure una settimana prima durante Juve-Verona e nessuno, nemmeno per sbaglio, ha alzato il ditino per far notare i macroscopici errori commessi dall’arbitro Pasqua e dai suoi assistenti al Var su un paio di episodi abbastanza eclatanti a danno della squadra di Pirlo: una cintura con annessa trattenuta della maglia su Bernardeschi, un’altra tirata di maglia a Morata mentre stava calciando verso rete. Entrambe avvenute in piena area scaligera.

ORA SI SVEGLIANO – Hanno sorvolato direttore di gara e varisti, non ci hanno dedicato troppo tempo i moviolisti di redazione e quelli televisivi. E nessuno si è scandalizzato, era giusto così. Lo stesso “vuoto normativo” andava bene a Marotta quando ,a Genova, Lautaro Martinez è intervenuto a piedi uniti sul genoano Gastaldello e l’arbitro non ci ha pensato minimamente di punirlo col cartellino rosso, come accaduto 7 giorni prima a Crotone con Chiesa, per un fallo decisamente meno violento. Muti sono rimasti pure i varisti, non segnalando al direttore di gara la gravità dell’intervento. A proposito di “vuoto normativo”, ma pure quella volta nessuno fece un plissé.

I VERI POTENTI – Dopo Inter – Parma la protesta non è solo più juventina, anche se le prime avvisaglie si erano già registrate dopo Milan – Roma. E quando la Milano pallonara insorge, il codazzo dei trinaricciuti subito si accoda e cavalca la protesta. Potenza meneghina.

A BEN VEDERE… – Tra l’altro, Marotta invoca un utilizzo maggiore e migliore del Var, ma com’è stata usata la moviola nell’occasione del gol del pareggio di Perisic? Come sono state tirate stavolta le solite righe virtuali sul campo? Quale frame è stato selezionato? Mi limito ad osservare le immagini proposte da Sky, riprese poi da tutti i giornali e i siti web: se le scorse settimane ero probabilmente cecato sui fuorigioco di Morata, stavolta sarò diventato strabico, ma piede e ginocchio del croato li vedo oltre la linea dei difensori parmensi. Soffrirò di allucinazioni, ma per me questo era più fuorigioco dei 2 precedenti fischiati in campionato all’attaccante della Juve. Sono fazioso? No, uso gli occhiali. E mi limito a guardare. Più che un vuoto normativo ci vedo un offside . Ma ho già letto qualche trinaricciuto tirare il ballo l’uso del
photoshop. Eppure stiamo parlando di un’immagine ufficiale, non di roba social.

AMARA CONSTATAZIONE – Siamo alle solite, è fuorigioco solo quando lo stabilisce la giuria degli eletti. E si discute su come viene utilizzato il Var solo se lo chiede Marotta. È il meraviglioso mondo del pallone in Italia, baby.

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fonte: Marcello Chirico per Ilbianconero.com

Leonardo Costa
Leonardo Costahttps://www.calcioj.com
Laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli studi di Torino. Dopo varie esperienze lavorative nell'ambito giornalistico, mi sono specializzato in quello sportivo e in particolare con il portale Calcioj.com. Da sempre pratico sport con una passione particolare per il calcio e la bici. Occhio sempre vigile sull'evoluzione dell'informazione.

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