Perché Thiago Motta è anche italiano: la storia del tecnico (quasi) Juve

Thiago Motta nuovo allenatore della Juventus: è solo questione di tempo e poi arriverà l’annuncio. Oggi è giunto nel frattempo quello del Bologna con cui è stata comunicata la volontà dell’allenatore di non proseguire in rossoblu a fine stagione: il motivo, appunto, ormai lo sanno anche le pietre. La Juventus lo attende. Chiuderà l’avventura emiliana con Genoa-Bologna dell’ultima giornata di campionato, poi sarà pronto ad abbracciare la Vecchia Signora e raggiungere Cristiano Giuntoli che lo ha voluto fortemente in panchina con l’annuncio atteso per fine maggio.

Si spera che a seguirlo in bianconero sia anche il difensore Roberto Calafiori che contro la Juventus ha segnato ben due goal proprio nel recente confronto per il terzo posto: sarebbe un rinforzo ideale per puntellare e ringiovanire la difesa con un giocatore destinato ad altissimi livelli come mostrato quest’anno. E infatti il Dt lo ha messo in cima alle preferenze per gli acquisti di questa sessione estiva.

Thiago Motta e la grande sfida Juventus all’orizzonte

Thiago Motta avrà un compito importante in questa avventura juventina, nonché la sua primissima esperienza in una big italiana e mondiale: vincere. Ma se è vero che vincere è l’unica cosa che conta, è appurato anche il fatto che la nuova gestione vorrebbe farlo magari dispensando anche un calcio moderno. Un obiettivo che insegue da tempo ma, per un motivo o per un altro, non ci è riuscita in questi anni.

Non l’ha fatto con Maurizio Sarri chiamato all’epoca proprio per questo intento e nemmeno dopo con Andrea Pirlo e soprattutto Massimiliano Allegri col quale c’è stata poi una totale involuzione sul piano del gioco. Dovrà ora riuscirci Thiago Motta, il quale è chiamato ad abbinare la tattica italiana al joga bonito brasiliano. Ma a proposito: perché Thiago Motta, nato e cresciuto in Brasile, è anche italiano? Molti tifosi juventini, curiosi e ricordando anche i suoi trascorsi in nazionale da giocatore, iniziano a chiederselo.

Perché Thiago Motta è anche italiano

Come intuibile in quanto accade spesso coi sudamericani, è italiano per discendenza. In particolare il papà del tecnico 41enne era di origini italiane da parte sia di padre che di madre. L’uomo ebbe la premuta, quando Thiago Motta aveva 17 anni, di fargli ottenere il passaporto italiano che avrebbe potuto fare la differenza sia nel calcio che nella vita in generale. E così è stato. Il tutto, andando ancora di più nei dettagli, è nato dal bisnonno di Thiago Motta, Fortunato Fogagnolo, che nel 1920 circa partì dalla provincia di Rovigo  dritto per l’America Latina alla ricerca di una vita migliore.

 

 

Leonardo Costa
Leonardo Costahttps://www.calcioj.com
Laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli studi di Torino. Dopo varie esperienze lavorative nell'ambito giornalistico, mi sono specializzato in quello sportivo e in particolare con il portale Calcioj.com. Da sempre pratico sport con una passione particolare per il calcio e la bici. Occhio sempre vigile sull'evoluzione dell'informazione.

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