Sousa su Chiesa: “Pronto per la Juve e la Champions, reggerà la pressione. Agnelli…”

Sousa su Chiesa – Paulo Sousa, ex giocatore della Juve ed ex allenatore della Fiorentina, ha parlato ai microfoni di Gianlucadimarzio.com di Federico Chiesa nel suo primo giorno da juventino. Oggi l’esterno sarà alla Continassa per il primo allenamento, l’ex lo racconta così: “No, non ci siamo scritti. Non serve tra noi: lui e tutti gli altri giocatori sanno che non sono i messaggi a rendere vicine le persone. Io per loro ci sarò sempre. Federico era già pronto, si capiva subito: ha una famiglia importante che lo ha sempre sostenuto e soprattutto aveva voglia di arrivare. Quello che faceva non era mai abbastanza. Ma non in partita, in allenamento”.

NO NEL 2016 – “Con i dirigenti della Fiorentina ero stato chiaro: Federico non doveva partire. Ho dovuto lottare per riuscirci. Di solito i giovani si mandano in prestito, sì, ma a volte è anche giusto puntare subito su di loro. Acquisiscono fiducia nei loro mezzi, soprattutto se ne hanno. E poi ero convinto che la sua personalità avrebbe fatto la differenza, che prima o poi sarebbe riuscito a indossare la fascia da capitano”.

Sousa su Chiesa, le parole di Paulo Sousa

RABBIA TIFOSI – “Ma è normale. Quale squadra e quale tifoso vorrebbero privarsi di uno dei giocatori più forti della rosa? Io credo che la Juventus abbia fatto un grande acquisto, anche perché non ha ancora raggiunto il livello di equilibrio tale da poter essere un giocatore completo”.

IL GIOCATORE – “A volte Federico ha frenesia, voglia di fare troppo. Scontrati io e lui? Mai, ma glielo dicevo. I concetti sono tre: analisi del momento di gioco, decisione di cosa fare ed esecuzione. Quando li avrà assorbiti tutti, sarà al top. È una questione di tempi, capire come ragionare. L’unico consiglio che posso dargli è quello di rimanere sempre concentrato. Anche fuori dal campo. Corpo e mente sempre allenati e allineati, con un obiettivo ben preciso in testa: quello che vuole diventare è chiaro a tutti. Ora capisca come farlo”.

PIRLO – “Se penso a un 4-3-3, Federico può giocare ovunque dal centrocampo in su. Sì, ovunque: in attacco può ricoprire tutti e tre i ruoli, ma lo vedrei bene anche come interno, ai lati di un regista. Con la difesa a tre? Bisogna vedere anche nel meccanismo con Ronaldo: i moduli, soprattutto con giocatori così, sono fluidi. Diciamo questo. Giocatori con le sue caratteristiche possono essere divisi in due categorie: quelli che preferiscono stare solo sull’esterno e quelli che vanno anche per vie centrali. Io penso sia più facile giocare a lato: hai meno cose a cui pensare, mentre al centro devi avere la capacità di guardarti intorno, bisogna pensare e avere velocità di esecuzione. Ecco, Federico ha tutto questo. Deve capirlo”.

PRESSIONI – “Le reggerà. L’ho già detto: per me Chiesa può già scendere in campo in Champions, per dire. Ha tutto per fare bene, dipende tutto da lui. Sì, ne sono convinto. Già a partire da dove andrà a vivere. Quando ero arrivato alla Juve, la società mi consigliò la Mandria. Bellissima. Un po’ isolata, sì, ma spesso mi capitava di stare insieme con Umberto Agnelli, la moglie Allegra e il figlio Andrea. Comunque Federico può anche pensare di andare a vivere in città: si vive molto bene a Torino. I giocatori sono seguiti, sanno sempre che alle loro spalle c’è una società forte”.

IO ALLA JUVE – “Io non mi nascondo, lo sanno tutti: il mio obiettivo è di sedere su una panchina di squadre di quel livello. Voglio realizzare i miei sogni. Sono preparato? Sì. E ho uno staff di alto livello”. 

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Leonardo Costa
Leonardo Costahttps://www.calcioj.com
Laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli studi di Torino. Dopo varie esperienze lavorative nell'ambito giornalistico, mi sono specializzato in quello sportivo e in particolare con il portale Calcioj.com. Da sempre pratico sport con una passione particolare per il calcio e la bici. Occhio sempre vigile sull'evoluzione dell'informazione.

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